La Terra a tavola – Geologia e Gusto nel Rinascimento: i terreni da pascolo di Michelangelo

Michelangelo Buonarroti, il genio artistico protagonista del Rinascimento italiano, era appassionatissimo di casciotta, un formaggio tenero e dolce dell'antico Ducato di Urbino prodotto con latte di di animali nutriti con il guaime, l'erba tenera che rinasce dopo la prima falciatura. Per garantirsene un'adeguata scorta, mentre era impegnato a Roma con le sue straordinarie opere d'arte, aveva addirittura fatto affittare, come risulta da un atto notarile del 12 febbraio 1554, tre suoi poderi con casa e terreno nei pressi di Casteldurante, oggi Urbania, dal suo più stretto collaboratore Francesco Amatori detto l'Urbino, nativo proprio di questa cittadina. Anche quando l'Amatori morì, fu la sua vedova, Cornelia Colonnelli, che si preoccupò di far recapitare il formaggio all'artista. Una consuetudine che è testimoniata da un intenso scambio epistolare tra Michelangelo e Cornelia, con le lettere di quest'ultima che accompagnavano talvolta diverse forme di “casci de guaime” che il grande scultore, pittore e architetto non faceva mai mancare nella sua dispensa.
Oggi questo formaggio D.O.P. è conosciuto come Casciotta d'Urbino ed è prodotto con una miscela di latte prevalentemente ovino e subordinatamente di latte vaccino. E ora i terreni di Michelangelo, che per le loro caratteristiche litologiche e geomorfologiche hanno una naturale vocazione al pascolo degli ovini, sono stati ritrovati e tornano a rivivere. Per la loro storia e unicità questi terreni rappresentano uno straordinario patrimonio culturale e testimoniano quanto sia fondamentale il racconto culturale, storico e geologico di un prodotto tipico italiano dalla sua terra alla tavola.
Nell'ambito anche del corso di alta formazione “La Terra a tavola – Geologia e Gusto: Narratore del Gusto e della Cultura, Comunicatore del Benessere e Selezionatore delle Tipicità italiane” che si svolge presso l'Università di Urbino, l'appassionante storia dei terreni da pascolo di Michelangelo sarà narrata attraverso la conferenza "La Terra a tavola – Geologia e Gusto nel rinascimento: i terreni da pascoli di Michelangelo" e una successiva escursione sugli stessi terreni. L'evento si concluderà con la degustazione della “Minestra di Michelangelo”, uno dei suoi piatti prediletti a base di brodo, farro, ceci, olio extravergine d'oliva e naturalmente casciotta d'Urbino, che sarà accompagnata da calici di Trebbiano, il suo vino preferito. Buon appetito con Michelangelo!