Carsismo dei gessi, dinamica fluviale ed insediamenti arcaici nelle aree e negli intorni della Riserva Naturale Monte Conca (Campofranco-Milena)

Viaggio virtuale (frontale) e sperimentale nel sistema geologico della riserva naturale integrale “Monte Conca” e degli “ambienti” dell’assetto territoriale così come si inserisce nel contesto geomorfologico della media valle del fiume Platani, limitatamente al «lato sinistro» del suo affluente più significativo: il fiume Gallo D’Oro.
Un percorso lungo una morfologia che si è evoluta in modo strettamente connesso alla litologia dei terreni affioranti, alle variazioni del clima e della vegetazione.
Da un punto di vista topografico inseriamo i luoghi nelle tavolette «Montedoro» (foglio n. 267 II N.O.), «Mussomeli» (foglio n. 267 I S.O.), «Torre del Salto» (foglio n. 267 III N.E.) della Carta d’Italia in scala 1: 25000 edita dall’I.G.M (fig. 1).
Percorreremo i termini geologico-stratigrafici compresi nel periodo geologico definito Messiniano con la chiusura, nel contatto crono-stratigrafico, degli apporti terrigeni e marnosi (Trubi) del Pliocene, osserveremo i contatti stratigrafici, non sempre evidenti ed interpretabili per l’alternanza di terreni plastici e rigidi, così come sono stati sottoposti ad un’azione tettonico-plicativa abbastanza complessa.
Entriamo nel pieno della sedimentazione evaporitica, molto diffusa in questa parte della Sicilia e che viene comunemente definita come «Serie Gessoso-Solfifera».
Vedremo come l’insediamento del fiume Gallo D’Oro, con il modellamento delle sue pendici, ha assunto un ruolo determinante nell’azione morfologica di «modifica» territoriale, In queste pendici si congiungono quasi tutte le aste del reticolo idrografico di questo ambito territoriale, compresi i “calanchi” ed i sistemi gravitativi-erosionali delle “pendici” del Monte Conca.
In questo meraviglioso paesaggio “scolpito” da Madre Natura, avremo modo di osservare l’azione carsica, così come appare più incipiente là dove si sono formate queste concavità, localmente definite “zubbii”, anche se il termine più appropriato appare quello di inghiottitoio che meglio descrive il fenomeno.
Visiteremo, quindi, l’inghiottitoio (per un breve tratto per ragioni di sicurezza) e ci si recherà alla risorgiva che si riversa sul Gallo D’Oro per un dislivello di poco superiore ai cento metri. Tale sistema erosivo che inizia con un emiciclo concavo che versa le acque nell’inghiottitoio, ha dato anche il nome alla Riserva naturale integrale definita appunto «Monte Conca» localmente chiamato contrada Zubbio.