I colori nascosti delle rocce
Scienza e Arte s’incontrano attraverso un affascinante viaggio nella materia, che verrà svelata nella sua più profonda natura grazie alla luce che ne esalta forme astratte di rara suggestione.
Il Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte e il Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università degli Studi di Pavia sono orgogliosi di presentare il progetto "I colori nascosti delle rocce. La luce gioca con la materia", un happening artistico-scientifico che si terrà venerdì 23 e sabato 24 ottobre alle ore 21.00, al Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte.
L’evento è organizzato all’interno delle iniziative dedicate all’Anno Internazionale della Luce 2015 proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNESCO).
In questo evento multi-disciplinare la luce è protagonista assoluta: come un messaggero che dalle profondità dell’Universo alle rocce che ci sostengono, ci permette di scrutare e conoscere le meraviglie della natura in un viaggio dal micro al macrocosmo in un’esperienza davvero unica nel suo genere.
Protagonisti saranno le sezioni sottili o meglio, immagini realizzate in microscopia ottica di campioni di roccia e minerali, che diventano, all'interno del progetto espositivo, vere e proprie rappresentazioni artistiche in cui la natura si offre all’occhio, catturandone lo sguardo.
L'iniziativa combina Scienza e Arte, con l'intento di rimodellare uno spazio (l'Osservatorio Astronomico con il Planetario e il teatro all'aperto, già sede estiva di concerti e rappresentazioni teatrali) e offrire al visitatore un'esperienza di esplorazione scientifica, estetica ed esperienziale.
Il pubblico diventa fruitore attivo, creandosi il proprio percorso attraverso proiezioni al Planetario, allestimenti espositivi, conferenze di approfondimento, esperienze dirette allo stereo microscopio e al telescopio, videoproiezioni di grande impatto visivo sulle cupole delle postazioni osservative.
Assicurazione non necessaria
Planetario e Osservatorio Astronomico Cà del Monte; Università di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente; Comune di Cecima; Comunità Montana Oltrepò Pavese