I vini del tufo e dell'argilla
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Civita di Bagnoregio è un gioiello, che nella sua bellezza e complessità rappresenta in modo completo e paesaggisticamente e storicamente significativo il territorio in cui è immersa: la Teverina, cioè l’area dell’alto Lazio al confine con l’Umbria, che comprende i comuni di Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Lubriano, Graffignano e Civitella d’Agliano.
L’evento “I vini e i tufi dell’argilla” rappresenta innanzitutto una vetrina sui pregi naturalistici ed enologici del territorio teverino, sconosciuto alla quasi totalità dei turisti, che fermandosi a Civita per una fugace visita, non ne hanno né percezione, né la possibilità di scoprirne le molteplici qualità (storiche, culturali, paesaggistiche, eno-gastronomiche).
La rupe di Civita, così come il resto del territorio teverino, è costituita da depositi vulcanici del Distretto Vulsino (lago di Bolsena), che ricoprono argille di origine marina. Lungo la valle del Fiume Tevere, all’incirca 7-8 km ad est di Civita, i depositi marini sono ricoperti da quattro ordini di lembi di depositi alluvionali, testimonianti le diverse posizioni della piana del fiume nel corso dell’ultimo milione di anni. Il substrato geologico su cui sono impiantati i vitigni è quindi vario non solo da un punto di vista altimetrico, ma anche e soprattutto composizionale e morfologico.
Alle quote più alte si trovano i depositi vulcanici, di varia natura (genetica e composizionale) ma accumunati dalle caratteristiche mineralogiche, da una morfologia collinare su vaste aree e da una lunga pedogenesi (formazione del suolo) che hanno permesso l’instaurarsi delle condizioni più idonee alla produzione del vino.
Alle quote più basse si trovano invece i depositi argillosi di origine marina, con caratteristiche composizionali profondamente diverse rispetto alle vulcaniti, da una morfologia molto variegata e a tratti aspra e ingestibile (colate e calanchi) e spesso da un intenso dilavamento superficiale causato dall’impermeabilità dei depositi.
Lungo i versanti della valle del Tevere, a diverse quote sopra le argille marine si trovano diversi lembi alluvionali terrazzati costituiti da ghiaie, sabbie, limi e argille, contraddistinti da una morfologia sub-pianeggiante, e con buone caratteristiche composizionali per la produzione del vino.
L’evento è un'occasione per scoprire i pregi geologici ed enologici del territorio della Teverina, con un approccio trasversale e di ampio respiro culturale e scientifico, garantito dalla presenza di tutti coloro che a vario titolo si intendono di vino: saranno infatti coinvolti operatori del settore (enologi e imprenditori locali), le cui competenze sono mirate alla gestione enologica del territorio, e professionisti come geologi e agronomi, che contribuiscono allo studio delle caratteristiche dei suoli su cui crescono i vitigni.
La conoscenza geologica del vino, spesso ignota o poco tramandata, è l’imprescindibile punto di partenza per ottenere la massima valorizzazione enologica del territorio, da cui poi sviluppare al meglio una fruizione turistica che sia sostenibile e idonea alle sue peculiarità e fragilità.
A Civita di Bagnoregio è attivo dal 2012 il “Museo Geologico e delle Frane”, che ha fin dalla sua apertura rivolto una particolare attenzione alla salvaguardia e alla promozione del territorio.
Da diversi anni infatti i geologi del Museo sono impegnati in un’attività quasi quotidiana di controllo del territorio, che si è concretizzata a partire dal 2013 nella pubblicazione del “Bollettino geologico della Teverina”, in cui ogni sei mesi vengono presentati articoli divulgativi che illustrano le peculiarità geologiche del territorio e sono descritti i fenomeni di instabilità, attraverso una scheda sintetica che ne riporta le principali caratteristiche, una stima qualitativa del livello di rischio, le problematiche (e le incognite), e le proposte sugli interventi da realizzare.
Il “Museo Geologico e delle Frane” rappresenta una tappa fondamentale per comprendere le ragioni e le problematiche di uno dei posti più affascinanti al mondo. Il Museo illustra la storia e la lotta di Civita di Bagnoregio per la sua sopravvivenza, descrivendo la storia geologica dell'area, i processi di instabilità in atto sui versanti, le opere di monitoraggio e di stabilizzazione, le frane storiche.
Iscrizione tramite mail info@museogeologicoedellefrane.it e sul sito www.museogeologicoedellefrane.it (dal 15 settembre).
Quota iscrizione: contributo di 20€ (include: ticket di ingresso a Civita; visita guidata al borgo e al suo Museo; degustazione dei vini del territorio di Civita; mappa e guida turistica del borgo)
Assicurazione non necessaria
Museo Geologico e delle Frane, Associazione Culturale Geo Teverina