Il Monte Falcone Fossili e Grotte
Il Monte Falcone, sul cui versante meridionale sorge il borgo di Montefalcone Appennino, circa 4 milioni di anni fa era sommerso dalle acque del mare. Allo stato attuale quella altura, situata tra le alte valli dell'Aso e del Tenna, si impone all'attenzione di chiunque per l'aspetto imponente, quasi altero, della sua rupe e suscita l'interesse dei curiosi per via dei fossili pliocenici in essa contenuti. Al fine di valorizzare le caratteristiche geologiche e la fauna fossile del territorio comunale di Montefalcone, nel 1996 veniva istituito il Museo dei Fossili e dei Minerali, ospitato nelle sale del seicentesco Palazzo Felici. Valorizza prioritariamente i fossili locali, reperti di fauna marina risalenti al Pliocene inferiore. Furono studiati nel 1880 da Alessandro Mascarini. Si articola in diverse sezioni. In quella dei fossili locali sono esposti circa 500 reperti. Vi si possono osservare Cirripidi del genere Balanus, 60 specie diverse di Molluschi (Murex, Nassa, Natica, Pecten, ecc..), alcuni Echinodermi, denti di squalo, foglie fossilizzate. L’esposizione dei fossili provenienti da tutto il mondo e di tutte le ere è interessante per la presenza di pezzi particolari, come ad esempio zanne di mammut del Mare del Nord, parti dello scheletro di un orso delle caverne dei Pirenei, trilobiti del Marocco, un uovo di dinosauro della Cina e l’uovo più grande mai deposto: quello di Aepyornis. La sezione di minerali conserva 1.200 pezzi, tutti molto interessanti ed alcuni addirittura eccezionali, come ad esempio un blocco di aragonite con dei perfetti cristalli trasparenti di zolfo, un blocco di stilbite con molti ciuffi di natrolite del peso di 26 Kg. Di grande suggestione è la grotta dei minerali in cui è possibile ammirare la caratteristica fluorescenza di alcuni di questi reperti sotto la lampada di Wood. Una sezione del primo piano è dedicata alla collezione malacologica dell'artista marchigiano Elio Ceccotti composta da circa 300 quadri realizzati con diecimila conchiglie. Un aspetto non secondario sono i sentieri che si sviluppano nell’area floristica protetta “Bosco di Smerillo e Montefalcone” e nelle cavita e/o grotte presenti nell’area.
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Scuola di Geoturismo delle Marche, Parco dei Calanchi e Monte dell'Ascensione, con il patrocinio di Unicam Sezione di Geologia Scuola di Scienze e Tecnologie, A.GI.LA. – Attivi Giovani Laureati