Dolomiti: un patrimonio da tutelare, una scogliera fossile da scoprire
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Nel 2009 l’UNESCO ha iscritto le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell’umanità. Si tratta di un bene complesso sia dal punto di vista geografico, geologico, ambientale, sia amministrativo, esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni e comprende 18 vette che superano i 3,000 metri di altezza. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione, il cui compito è garantire una sua gestione efficace, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti. Il geoevento rappresenta un’occasione per comprendere come il geologo sia in grado di studiare la storia del Pianeta attraverso la lettura e l’interpretazione delle rocce. Un esempio straordinario di scogliera fossile del Triassico (200-250 milioni di anni fa) attraverso cui ricostruire l’evoluzione geologica degli ultimi 250 milioni di anni è proprio costituito dalle Dolomiti.
Il geoevento prevede l’intervento del Prof. Piero Gianolla, esperto in geologia stratigrafica e sedimentologica e docente presso l’Università degli Studi di Ferrara che ha lavorato alla prima candidatura delle Dolomiti nella lista UNESCO dei Beni naturali dell’Umanità (WHL) per quanto riguarda gli aspetti geologici, cartografici e paesaggistici. Dal 2007 al 2009, per il secondo iter di candidatura, è diventato coordinatore scientifico dell’intero progetto, incaricato per gli aspetti geologici e cartografici e responsabile della stesura finale della documentazione di candidatura e delle successive integrazioni. Ha inoltre curato, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con la Segreteria di coordinamento delle amministrazioni coinvolte nella candidatura, i contatti internazionali con gli enti valutatori e organizzato le visite degli ispettori IUCN. Dal 2011 è consulente scientifico per la Fondazione Dolomiti UNESCO. Nell’ambito dei argomenti legati a Dolomiti-UNESCO e alla valorizzazione del patrimonio geologico italiano, ha partecipato, in Italia e all’estero, a numerosi convegni, tavole rotonde e incontri.
Attraverso un laboratorio di riconoscimento macroscopico delle rocce, vari docenti dell’Università degli Studi di Pavia, esperti in geologia stratigrafica e sedimentologica, petrografia, micropaleontologia e paleoclimatologia mostreranno agli studenti delle scuole secondarie superiori come avviene la lettura e l’interpretazione delle rocce.
La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti previa registrazione entro il 12 ottobre 2017 all’indirizzo
geologia-pls@dsta.unipv.it. Le registrazioni saranno chiuse una volta raggiunta la massima capienza dell’aula.
Assicurazione non necessaria
Patrizio Torrese, Claudia Lupi, Silvio Seno, Gisella Rebay, Ausonio Ronchi, Davide Berno.
Geoevento finanziato da:
- Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
- MIUR, Piano Nazionale Lauree Scientifiche 2014-2016 (DM 976/2014, art. 3 comma 4 e 5 ed art. 4), Progetto Nazionale Geologia, PLS-L34 – UniPV