Il terremoto emiliano del 2012 ed estrazione di fluidi
La crisi sismica emiliana del 2012 ha colpito un territorio le cui fragilità sono state messe subito in evidenza: monumenti storici e costruzioni recenti, come i capannoni industriali. Anche nel tentativo di rimuovere una comprensibile frustrazione, molti hanno cercato di puntare il dito su capri espiatori più o meno identificabili. Il più importante di tutti è stata l’industria estrattiva di idrocarburi. Pur essendo chiara alla scienza da molti anni la potenziale relazione tra variazioni di pressione dei fluidi in profondità e (micro)sismicità, in questo caso le conclusioni della commissione ICHESE, voluta dalla Regione Emilia Romagna e costituita dalla Protezione Civile per valutare le relazioni tra industria petrolifera (stoccaggi, estrazione) e crisi sismica del 2012, sono stati messi in discussione da una buona parte della comunità scientifica e industriale. Inoltre, i dati su cui la commissione si è basata non sono stati resi pubblici, rendendo di fatto impossibile la verifica scientifica del lavoro della commissione. Nel corso del seminario verranno affrontati in modo divulgativo i temi principali ancora in discussione dopo la pubblicazione del rapporto ICHESE.
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