I minerali delle scorie etrusche del Golfo di Baratti
Scoprendo la loro natura, ed estraendoli dalle viscere della terra, fin dall’antichità l’uomo ha capito l’importanza e l'utilità dei minerali. Intorno ai giacimenti minerari crebbero imponenti attività dedicate all’estrazione e alla fusione dei metalli. In questo contesto sorsero veri e propri insediamenti dedicati alla trasformazione del materiale grezzo in utensili per la vita quotidiana e per le armi. La fusione di questi minerali produsse un’infinità di scorie dovute dalle basse temperature ottenute in fase di fusione. Il Golfo di Baratti, in Toscana, racconta una storia molto antica e attraverso di essa farà scoprire al vasto pubblico i microminerali che ancora oggi si trovano sulla spiaggia del golfo: residui degli scarti delle fornaci Etrusche. Il G.A.M.P.S. racconta come ebbe inizio questa attività mineraria e farà scoprire un mondo sconosciuto che si trova intrappolato nelle scorie di fusione risalenti ad un periodo compreso tra il VIII e il V secolo a.C. Ampia conferenza con esperti del settore, proiezione di immagini del Golfo di Baratti nelle varie fasi del recupero delle scorie e la possibilità di visionare i campioni al microscopio. Seguirà visita guidata al Museo.
Assicurazione non necessaria
GAMPS Scandicci

