Visita guidata al museo paleontologico e laboratorio didattico sul restauro e la preparazione delle conchiglie fossili
Durante il Pliocene marino toscano, tra 5,3 e 2,6 milioni di anni fa, nel momento di massima espansione del Mediterraneo, molte zone della Toscana attuale erano invase dalle acque e le terre emerse erano probabilmente costituite da una moltitudine di isolotti. Questa morfologia ha favorito una notevole biodiversità marina animale e vegetale, soprattutto nella prima parte del Pliocene quando le condizioni climatiche erano di tipo tropicale. Sui fondali di questo mare si depositarono i sedimenti e i resti degli organismi viventi che, grazie a condizioni chimico-fisiche eccezionali (ad esempio, l’assenza di ossigeno e/o la rapida mineralizzazione), si sono conservati fossili fino ad oggi. Le ricerche condotte nel corso di più anni dal Gruppo Avis Mineralogia e Paleontologia di Scandicci, di concerto e sotto la sorveglianza degli Enti preposti alla tutela, hanno consentito di raccogliere una notevole varietà di reperti fossili afferenti soprattutto a fauna marina pliocenica. In questo contesto, e in maniera preponderante, si inseriscono le conchiglie fossili (resti dei gusci di molluschi) che attualmente si ritrovano nella campagna toscana. Dopo la visita guidata al museo, ed una accurata introduzione alla materia, sarà possibile effettuare il laboratorio di restauro delle conchiglie fossili: gli studenti potranno toccare con mano i fossili e riusciranno a capire quali sono le tecniche di preparazione allo studio e alla musealizzazione. Trattandosi di reperti molto comuni, una volta restaurati, gli studenti avranno il piacere di portare a casa i gusci dei molluschi preparati.
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Assicurazione non necessaria
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