La Timpa di Acireale
La parola “timpa” indica, nel dialetto siciliano (e in particolare nell’area etnea), scarpate o dirupi (spesso faglie sismicamente attive) di notevole estensione longitudinale (centinaia di metri o alcuni chilometri), con pareti verticali o subverticali di altezza variabile che si sono prodotte in seguito al sollevamento dell'area etnea, risalente al Pleistocene superiore (circa 500.000 anni fa).
Tale sollevamento diede origine, precisamente, ad un sistema di faglie, con rigetto in prevalenza verso est, che caratterizza, il versante orientale dell'Etna. Per effetto di queste faglie il rilievo degrada regolarmente da NW verso la costa dando luogo a scarpate talvolta molto ripide (fino a 100-200 m. di dislivello) che localmente vengono, appunto, denominate "timpe".
La "Timpa" di Acireale ne è l'esempio più tipico, infatti, il tratto compreso tra Acireale e Capomulini è il più importante per lo sviluppo sia verticale che laterale.
La passeggiata lungo un tratto della Timpa di Acireale permetterà ai partecipanti di scoprire questo affascinante territorio.
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