Un ecosistema speciale: Mud Mound nel Devoniano di Monte Padenteddu
Osservazioni paleoecologiche in situ
L’area è caratterizzata da una complessa geodiversità connotata da litologie di origine sedimentaria e magmatica appartenenti alle successioni stratigrafiche paleozoiche della Sardegna sud-occidentale. In particolare, tra le tante peculiarità si sottolinea, in località Monte Padenteddu, la presenza di un Mound carbonatico a “stromatactis” di età devoniana inferiore (circa 420 Ma). Un biota del Devoniano finora unico un Sardegna e nelle aree circum-mediterranee.
Sotto il profilo geominerario è di particolare importanza nel settore di Monte Padenteddu-Monte Santo Punta Sa Calanza, la presenza di numerosi segni di una complessa e articolata attività mineraria metallifera sicuramente risalente al 1700 ma probabilmente già di epoca medioevale. Purtroppo, la mancanza di studi archeologici ad oggi non consente una definizione di età più precisa. Decisamente più recente è invece ciò che rimane dell’attività estrattiva per quanto concerne il bario e il fluoro nell’area di Monte Barone risalente agli anni ’50 e ’60 del secolo passato. Ancora degno di nota, l’area di Pantaleo, inclusa nel vastissimo Parco Regionale e nelle aree storiche del Parco Geominerario della Sardegna (http://www.parcogeominerario.eu), (http://www.sardegnaambiente.it/j/v/1189?s=65696&v=2&c=7216&t=1) che, dal 1872 al 1951, è diventata sede di industria boschiva e chimica anche legata all’attività minerararia http://www.minieredisardegna.it/LeMiniere.php?IdM=136&IdCM=&SID=) e tuttora rappresenta l’area con la più estesa lecceta esistente nel mondo (http://www.sardegnaambiente.it/documenti/3_68_20121128093409.pdf).
Inviare richiesta di adesione a: Gian Luigi Pillola e-mail gpillola@gmail.com
Assicurazione necessaria, a carico del partecipante
Parco Geominerario Storico e ambientale della Sardegna e Università di Cagliari

