Dinosauri a Gubbio - sulle tracce dell'estinzione
Conferenza divulgativa rivolta alle scuole nella quale vengo presentate le relazioni tra le rocce della Gola del Bottaccione e la storia dei dinosauri sulla Terra.
Le rocce che affiorano nelle montagne che circondano la città di Gubbio raccontano una parte importante degli ultimi 180 milioni di anni della storia della Terra ed in particolare dal periodo Giurassico al Cretaceo. Lo studio dettagliato della successione continua di strati che affiora lungo la Gola del Bottaccione, ha permesso di ricostruire importanti tappe della storia dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta, di conoscere le variazioni climatiche del passato, di definire le caratteristiche dell’ambiente di formazione. Lo studio di queste rocce ed in particolare la porzione sommitale, dove ricade il limite tra l’Era Secondaria (Mesozoico) e l’Era Terziaria (Cenozoico), ha reso possibile elaborare una delle teorie più affascinanti della storia della vita sulla terra, quella della scomparsa dei dinosauri, legata all’impatto di un meteorite sulla superficie terrestre. Questo evento accaduto 65 milioni di anni fa, mise in crisi tutti i sistemi ecologici e portando alla scomparsa di gran parte delle specie viventi tra cui appunto i dinosauri. Le rocce della Gola della Gola del Bottaccione, a quei tempi sul fondo di un oceano profondo molte centinaia di metri, hanno registrato quanto accaduto sulla terraferma.
Gli esemplari dei fossili di dinosauri esposti nella mostra di Gubbio al Museo Laboratorio del Bottaccione, permetteranno di osservare le caratteristiche morfologiche a grandezza naturale, gli ambienti e gli stili di vita di questi animali che dominarono la superficie terrestre per oltre 180 milioni di anni. I fossili esposti provengono per la gran parte dal Sud America e dalla Patagonia in particolare. Era questa una delle regioni privilegiate dai dinosauri, dove erano particolarmente sviluppate le foreste di conifere e di alberi molto grandi come le araucarie.
La mostra è allestita in maniera tale da dare una panoramica sull’evoluzione dei dinosauri partendo dai più antichi conosciuti, come i piccoli Eoraptor lunensis che vivevano in Sud America già 225 milioni di anni fa. Uova di dinosauri con nidi di piccoli Mussaurus patagonicus che vivevano alla fine del Trias, circa 200 milioni di anni fa.
Uno degli esemplari principali che caratterizzeranno la mostra è lo scheletro completo di un Giganotosaurus carolinii, un dinosauro lungo circa 15 m e pesante 8 tonnellate, che dominava le pianure Patagoniche all’inizio del Cretaceo (circa 100 milioni di anni fa), un carnivoro più grande del più noto Tyrannosaurus Rex. Quest’ultimo era confinato al solo Nord America e non sembra che Giganotosaurus carolinii e TRex si siano mai incontrati.
Un altro grande esemplare esposto è il Rebbachisaurus tessonei, un erbivoro lungo oltre 17 m e pesante oltre 10 tonnellate che popolava le sterminate foreste patagoniche alla fine del periodo Cretaceo.
Molto interessante lo scheletro del grande Megaraptor namunhuaiquii un carnivoro con zampe gigantesche con artigli lunghi anche 46 cm.
Un altro importante dinosauro carnivoro esposto è il Carnotaurus sastrei lungo 8 metri e del peso di 1 tonnellata, dotato di due corna frontali nel cranio che gli conferiva un aspetto veramente terrificante.
Infine lo scheletro completo di un Tuaranginsaurus cabazai, un plesiosauro marino lungo 2,7 m che viveva nei mari dell’emisfero australe. Non può essere considerato un dinosauro, ma un rettile marino coevo dei dinosauri.
Il percorso museale/espositivo realizzato, si collega idealmente con la vicina Gola del Bottaccione in un facile itinerario fruibile da tutti, che include anche la città di Gubbio stessa. La mostra e gli itinerari ad essa collegati permetteranno a singoli, gruppi, famiglie e scuole di conoscere a diversi livelli di approfondimento, una parte importante della storia della vita sulla terra.
inviare una email a info@dinosauriagubbio.com
Assicurazione non necessaria
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