L’isola dell’Asinara: un insieme di geositi a testimonianza dell’orogenesi varisica
L'isola dell'Asinara
All'Asinara coesistono rocce granitoidi e rocce metamorfiche scistose. Anche il paesaggio, quindi, mostra caratteristiche differenti: massicci granitici che fanno somigliare l'interno e le coste dell'isola alla Gallura e zone caratterizzate da rocce metamorfiche scistose che si pongono in continuità con la Nurra paleozoica.
L'Asinara, di per sé, rappresenta un geosito degno di essere preservato e valorizzato per le testimonianze della storia geologica che racchiude, per la presenza di associazioni minerali di grande interesse e per gli affioramenti di rocce e strutture geologiche che sono esposte in maniera didattica.
L'isola racchiude meglio di altre zone le testimonianze dell'orogenesi Varisica. Un evento cui si deve la costruzione della Meso-Europa, in seguito alla convergenza tra il supercontinente di Gondwana a sud e la Laurussia a nord, seguita dalla collisione di queste due grandi masse continentali con una cintura di microcontinenti tra esse interposte (terranes).
Alla collisione tra il margine settentrionale del Gondwana e il terrane, noto come Armorica, fece seguito la chiusura (subduzione) di uno spazio oceanico non troppo vasto. I frammenti di crosta oceanica profondamente metamorfosati di questo oceano testimoniano la sutura tra il Gondwana e questi terranes in tutta la catena Varisica.
All'Asinara si possono osservare rocce metamorfiche con affinità di crosta oceanica "imballate", sotto forma di trucioli, in zone di taglio fortemente deformate. Per questo motivo è stato ipotizzato che all'Asinara si sia conservata la testimonianza della sutura tra il Gondwana e l'Armonica. Le rocce in questione sono ben esposte nella falesia in prossimità di Stretti e mostrano una storia metamorfica complessa con relitti di ambientazione eclogitica (cioè di alta pressione e relativamente bassa temperatura) e un'evoluzione più recente di alta temperatura e bassa pressione.
Proprio questa evoluzione di alta temperatura, che coincide con le fasi finali dell'orogenesi, si accompagna con la fusione parziale della crosta (anatessi). Essa è documentata in maniera spettacolare dalla presenza di rocce parzialmente fuse (migmatiti) e associazioni minerali caratteristiche, quali andalusite (presente in grossi cristalli nella varietà chiastolite), sillimanite e cordierite che si sovrappongono ad associazioni più antiche costituite da granati e cianite.
Prof. Giacomo Oggiano
Dr. Stefano Cuccuru, PhD
E' necessario comunicare la propria adesione alla seguente email: scuccuru@uniss.it
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante
Dipartimento dei Scienze della Natura e del Territorio (gruppo di Geologia) - Università di Sassari
Parco Nazionale dell'Asinara

