Il sale dalla Terra
Escursione all'interno di una delle miniere di salgemma più ricche d'Europa in cui il ciclo produttivo si svolge quasi interamente nel sottosuolo. Con le sue maestose gallerie di un bianco brillante e le grandi sale che oggi ospitano mostre dedicate.
In Sicilia e nella penisola italiana si ha la più bella successione evaporitica esistente al mondo, conosciuta con il nome di "formazione gessoso-solfifera". Essa appartiene all'ultimo piano del periodo Miocenico, il piano Messiniano. La formazione gessoso-solfifera comincia in basso con argille di deposito marino; segue poi uno spessore più o meno consistente di diatomiti marine, il "tripoli" che caratterizza un ambiente a scarso tenore di ossigeno. Al tripoli si sovrappone il "calcare solfifero", tipico calcare evaporitico, cui seguono i gessi quindi anche il cloruro di sodio o salgemma (NaCl), presente in quantità rilevanti ed oggi estratto nelle miniere di Petralia e di Realmonte gestite dalla società Italkali.
Secondo un gruppo di scienziati della spedizione oceanografica Glomar Challenger (William B. F. Ryan, Kenneth J. Hsu e Maria Bianca Cita) che effettuo una campagna di perforazioni nel Mediterraneo negli anni 70, l'origine delle formazione Gessoso-Solfifera si deve al “disseccamento totale del Mediterraneo”, conseguente alla chiusura dello Stretto di Gibilterra. I sali del Mediterraneo si sarebbero depositati sul fondale formando strati di calcari, gesso, e salgemma e altri sali, spessi, in certi punti, più di tre chilometri (rocce evaporitiche, cioè nate in seguito all’evaporazione).
Si sarebbe potuto arrivare dalla Calabria, o meglio dell’Appennino Calabro-Peloritano (dato che la Sicilia ancora non esisteva) alle coste africane a piedi, attraversando deserti salini e vastissime paludi.
Sarà comunicata entro il 30 settembre p.v. sulla pagina FB di SIGEA Sicilia e sul sito dell'Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia
Assicurazione non necessaria
SIGEA sez. Sicilia, ITALKALI, Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

