L'acqua che dà forma alla terra: tra idrogeologia ed energia

DATA DELL'EVENTO
Dom, 23/10/2016 Ore 9.30-17.00
LUOGO DELL'EVENTO
Parco Regionale di Colfiorito, Rasiglia, Pale, Foligno (PG)
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 22/10/2016 , ingresso libero

Un percorso che narra di come l’acqua ha forgiato il territorio e di come l’uomo nel tempo abbia cercato di piegare alle sue esigenze la presenza dell’acqua.
I luoghi della narrazione:
Colfiorito: Museo Naturalistico del Parco di Colfiorito sezione geologica:
Partiamo da circa 10 milioni di anni fa, per scoprire che dall’acqua è emersa la catena montuosa dell’Appennino portandosi dietro la stratificazione di rocce caratteristica dalla serie Umbro-Marchigana. A seguito delle successive fasi di elevazione e di distensione; di deposito detritico e di modellamento operato dal fenomeno del carsismo si sono generati gli altopiani Plestini: ovvero delle conche tettonico-carsiche pianeggianti che hanno costituito il fondo di antichi bacini lacustri, prosciugatisi sia naturalmente che per opera dell'uomo.
Ai margini degli altopiani sono presenti inghiottitoi, dove si infiltrano nel sottosuolo le acque superficiali e attraverso rocce carbonatiche fratturate e carsificate, alimentano importanti sorgenti appenniniche.
Palude di Colfiorito: Casa del Mollaro, nei pressi dell’inghiottitoio del Mulinaccio.
Anno 1459: Primo tentativo, documentato, di bonifica dalla palude di Colfiorito. All’interno della casa del Mollaro, viene raccontata la storia dei tentativi di bonifica e della costruzione del singolare Mulino di Colfiorito alimentato dalle acque di un padule detto Mulinaccio.
Rasiglia
Anno 1421: Un molino, una gualchiera, il Castrum et Roccha Rasiliae.
Il caratteristico borgo poggia su depositi di travertino, formatisi per precipitazione chimica del carbonato di calcio da parte delle acque della sorgente di Capovena, che sgorgano abbondanti dalla formazione di Maiolica poco a monte dell'abitato e che confluiscono nel fiume Menotre. La sua ragione d’essere è l’acqua.
Pale
Anno 1200: Caterina di Svezia e Cosimo III di Toscana visitano le grotte di Pale, conosciute anche come le 'Grotte dell’Abbadessa'. Sono scavate nel travertino e poste alla base del Massiccio Calcareo del Monte di Pale con le cascate dell’Altolina costituiscono un ulteriore elemento di grande interesse naturalistico e paesaggistico. Incastonato nel Calcare Massiccio del Lias inferiore della Serie Umbro Marchigiana, l’Eremo di S. Maria Giacobbe, santuario terapeutico.
A valle della rupe di Pale, infine, lungo le diramazioni del Fiume Menotre, si snoda il percorso delle cascate dell’Altolina, che coprono un dislivello di circa 150 m. Il percorso, di tipo escursionistico, attraversa l’intera parete di travertino, da Belfiore fino a Pale, tra salti d’acqua, resti di antiche gualchiere, in uno scenario di grande effetto e pregio paesaggistico.


CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: basso
Distanza: 4,4 km
Dislivello: 220 m


ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 22/10/2016
Ingresso libero
Modalità di iscrizione:

biancarita.eleuteri@comune.foligno.pg.it
Tel. 0743 681011
Indirizzo: Corso Cavour, 137 - 06034 Foligno (PG)
Telefono 0742/350129 - 0742/342184
Fax 0742 343804

Assicurazione non necessaria

ORGANIZZATORI E SPONSOR

Parco di Colfiorito (tel. 0742 681011, parcocolfiorito@tiscali.it), Associazione Rasiglia e le sue sorgenti (tel. 349 3479723, 380 2957384), Comunanza Agraria di Pale (tel. 328 6986005, l.foglietta@email.it), FIE Valle Umbra Trekking, Comune di Foligno, SIGEA,




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