Alla ricerca di un mondo perduto
Il giacimento di Casal de' Pazzi è l'ultimo, in ordine di tempo, di una serie di ritrovamenti, avvenuti lungo il basso corso dell’Aniene, risalenti al Pleistocene. Questo territorio, a partire da fine ottocento, a causa dell’espandersi della città con la conseguente apertura di moltissimi cantieri, era costellato di grandi cave per estrarre materiali da costruzione. Inoltre anche i tagli di nuove strade e ferrovie, mettevano a giorno antiche stratigrafie. Questa situazione era ideale per gli studiosi di Geologia e Paleontologia che visitavano questi luoghi per osservare strati geologici profondi e raccogliere i numerosi fossili che vi affioravano.
I ritrovamenti sono stati nel tempo di diversa entità e consistenza, ma formano nell'insieme un complesso territoriale che ha pochi paragoni. Nell'ordine di scoperta, le località interessate sono: Ponte Mammolo, Monte delle Gioie, Sedia del Diavolo, Saccopastore, Ripa Mammea.
AL MUSEO DI CASAL DE’ PAZZI (ROMA) DUE GIORNATE PER CONOSCERE E RIVIVERE, ATTRAVERSO PASSEGGIATE, LABORATORI ED INTERVISTE AD ESPERTI, UN MONDO SCOMPARSO, DI CUI RESTA COME UNICA TESTIMONIANZA PROPRIO L’AREA ARCHEOLOGICA CUSTODITA TRA LE PARETI DEL MUSEO.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 oppure alla mail info@museocasaldepazzi.it a partire dal 15 settembre 2017
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante
Roma Capitale, Sovrintendenza ai Beni Culturali (http://www.sovraintendenzaroma.it/); Musei in Comune (http://www.museiincomuneroma.it); AIQUA (http://www.aiqua.it)

