Le cavità artificiali in Emilia-Romagna
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Nella cornice della Mostra “Solfo & carbone: minatori e speleologi nella Romagna Orientale”, che si tiene al Museo Malmerendi di Faenza, la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna (FSRER), organizza una conferenza sulle cavità artificiali. La FSRER rappresenta attraverso le proprie strutture elettive o designate i dieci Gruppi Speleologici Federati presenti nel territorio della regione Emilia-Romagna. La FSRER trae le sue origini dal 1953 e nel ‘59 è la prima forma di associazione regionale di Gruppi Speleologici sorta in Italia. La FSRER è riconosciuta dalla Legge Regionale n. 9 del 10/7/2006 e successive modifiche, come incaricata alla conservazione e aggiornamento dei catasti delle cavità naturali ed artificiali della regione; tali catasti costituiscono elementi del sistema conoscitivo ed informativo regionale (art. 5). Le cavità artificiali costituiscono un patrimonio culturale molto importante che spazia dalle epoche remote fino ai giorni nostri con testimonianze dei loro molteplici scopi: funerario, estrattivo, di transito, di trasporto acque, di culto, di rifugio, di immagazzinamento beni, di coltivazione, militare e abitativo. Nel territorio regionale sono state censite, a oggi, circa 200 cavità artificiali, la FSRER, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, sta portando avanti numerose campagne di ricerca e documentazione per conoscere sempre meglio questo patrimonio.
Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna
Museo Civico di Scienze Naturali Faenza

