Le cave ipogee di Cutrofiano: un patrimonio da scoprire
Amare un territorio implica conoscerne caratteristiche, potenzialità e valorizzarne le peculiarità. Con questo spirito, il Gruppo Speleologico Neretino organizza un'escursione alla scoperta del patrimonio sotterraneo di Cutrofiano (LE): una passeggiata nelle buie e silenziose gallerie di un'antica cava ipogea che riprenderanno luce attraverso i caschi degli esploratori.
Un mondo scolpito nel tempo dall’attività estrattiva della calcarenite, materiale lapideo detto impropriamente “Tufo”, utilizzato sino ai giorni nostri come materia prima dell'edilizia salentina.
La particolare formazione geologica del territorio di Cutrofiano non permetteva di coltivare cave a cielo aperto in quanto, prima di giungere allo strato calcarenitico, si sarebbero dovuti asportare banchi di argille con spessori di oltre 10 metri, con enormi costi da sostenere, uniti alla difficoltà di reperire idonee aree di risulta.
I cavamonti, però, riuscirono ad ovviare a queste difficoltà iniziando l’attività estrattiva in sotterraneo, grazie alla realizzazione di profondi pozzi atti a raggiungere il banco calcarenitico.
Ciò si protrasse fino alla metà del XX secolo quando, per effetto di un maggior utilizzo di calcestruzzo nell’edilizia, anche l’argilla divenne materiale primario per l’industria del cemento.
Si poté, così, avviare la coltivazione a cielo aperto, incentivati anche dall’avvento dell’industrializzazione che, con nuove tecnologie e macchinari, consentiva l’estrazione con un forte abbattimento dei costi dovuti alla mano d’opera.
Ora queste cave ormai dismesse costituiscono un panorama ipogeo unico nel suo genere.
Addentrandosi, attraverso un varco apertosi proprio durante l’attività estrattiva a cielo aperto, nel “devoto” rispetto del silenzio del buio, si avverte subito l’umido tepore dell’aria che ti accarezza, avvolgendoti nei profumi della terra, inebriandoti di storia, umana ed allo stesso naturale.
Questa è la sensazione a fior di pelle che prova colui che entra per la prima volta nella cavità.
Da una apertura realizzata tra le spesse pareti, inoltre, è possibile ammirare un vecchio pozzo, ormai chiuso per ragioni di sicurezza, a suo tempo utilizzato dapprima come unico accesso alla cava e poi, successivamente, come “canale” di estrazione del materiale.
Dall’alto del pozzo una gigante stalattite indica il punto da cui ortogonalmente si dipartono altre gallerie.
Ma non è finita qui. E’ illuminando il soffitto che l’emozione arriva al suo culmine.
Quando quattro volti umani disegnati con il carbone su ognuno dei quattro lati, sembra vogliano invitare il già entusiasta visitatore a gustarsi una incomparabile rappresentazione teatrale del XIX secolo.
E’ così che ci si ritrova al termine della escursione, vissuta attraverso un cammino storico e geologico, con la chiara consapevolezza di aver arricchito la propria conoscenza culturale e, forse, non solo quella.
Inviare nome, cognome e recapito telefonico alla mail info@gsneretino.it
La quota di iscrizione, di euro 5, garantisce ai partecipanti la copertura assicurativa.
Assicurazione necessaria, a carico del partecipante
Organizzatori: Gruppo Speleologico Neretino

