Donne uomini e lupi - la vita sul Gargano nella storia di Grotta Paglicci
Donne uomini e lupi.
Le pitture parietali - pitture e graffiti - e i resti ritrovati nel sito paleontologico di Grotta Paglicci, uno dei siti di interesse archeologico di maggior rilievo in Italia. Nella grotta sono state rinvenute anche tre sepolture e numerosi resti umani singoli, risalenti al periodo Gravettiano ed Epigravettiano. Si è ormai concordi nel ritenere i resti di Paglicci appartenenti all'uomo di Cro-Magnon. Ad inizio settembre 2020 è stato comunicato anche il rinvenimento nella grotta del più antico cane vissuto in Italia risalente ad un periodo compreso tra i 14.000 e i 20.000 anni fa. Quest'ultimo ritrovamento delle ossa del primo canide raccontano di come l'uomo dalla preistoria, addomesticando il lupo, abbia voluto convivere con il suo competitore più agguerrito nella caccia. In era moderna, ora ritorna la paura per questo predatore, non sapendo più come conviverci e dovendo fare i conti con i danni alla zootecnia. La stessa vita moderna segnata dalla crisi pandemica - Sars Covid 2 - trova nelle pratiche di comunità e nei riti esoterici del genere umano vissuto a Paglicci, il senso delle nostre radici e delle nostre paure.
L'iniziativa è organizzata dal circolo "lo Sperone" Legambiente San Giovanni Rotondo (legambientelosperone@gmail.com) in collaborazione con Legambiente - FestAmbiente Sud - Monte Sant'Angelo e Centro Studi Paglicci di Rignano Garganico.
via mail : legambientelosperone@gmail.com
Assicurazione necessaria, a carico del partecipante
Legambiente Circolo "lo Sperone" - San Giovanni Rotondo
Legambiente circolo FestAmbiente Sud - Monte Sant'Angelo
Centro Studi Paglicci - Rignano Garganico
Masseria Paglicci - di Giuseppe Bramante (Sponsor)
