Il paleolago di Montelago nel paesaggio di Dante
Oltre 12 mila anni fa, all’inizio dell’Olocene, a causa di uno sbarramento per frana, un piccolo lago si formò a monte dell’abitato di Montelago, allo pendici del Monte Strega (Sassoferrato, AN). Il lago si estinse tra il 1000 e il 1300 d.C. In questo geosito, storia e scienza si fondono e si integrano, rendendo quest’area una vera fonte di informazioni geoambientali e storiche del nostro territorio. Montelago deve la sua notorietà in primo luogo al Monte Strega, probabilmente sede di un importante villaggio dei Celti sopravvissuti alla famosa battaglia di Sentinum contro i Romani (295 a.C.). Il toponimo Montelago nasce da una memoria storica: compare per la prima volta in alcuni documenti del XIII-XIV sec. e successivamente è chiaramente segnalato nella cartografia del Catasto Gregoriano (1813-1867), ripresa poi dalla cartografia dell’Istituto Geografico Militare. Il paleolago di Montelago, ubicato tra il Monte Strega e il Monte Catria, intercettava probabilmente uno dei percorsi per l’eremo camaldolese di Santa Croce di Fonte Avellana (fine I millennio) che, secondo la tradizione, ospitò Dante nel 1318. Il poeta, attraverso le parole di san Pier Damiani, lo evocherà nella Divina Commedia (Paradiso, Canto XXI, vv. 106-111): «Tra ‘ due liti d’Italia surgon sassi,/ e non molto distanti a la tua patria,/ tanto che ‘ troni assai suonan più bassi,/ e fanno un gibbo che si chiama Catria,/ di sotto al quale è consacrato un ermo,/ che suole esser disposto a sola latria».
Comune di Sassoferrato

